Vasco Rossi: «Sono vivo soltanto grazie agli psicofarmaci»

vasco-rossi Vasco Rossi: «Sono vivo soltanto  grazie agli psicofarmaci»

Dopo tante illazioni sulla sua salute, il rocker dice tutto su Facebook. E aggiunge: «Non mi sono affatto ritirato»

VERITÀ

Vasco Rossi: «Sono vivo soltanto grazie agli psicofarmaci»
Dopo tante illazioni sulla sua salute, il rocker dice tutto su Facebook. E aggiunge: «Non mi sono affatto ritirato»
MILANO -Vasco sta bene, Vasco sta male. Vasco si ritira, Vasco non si ritira. E’ stanco, ma no, è in forma. Vasco fa polemiche, con Ligabue, con Morgan, con il sociologo Alberoni, con la stampa in generale. Vasco che gli vogliono bene solo i suoi fan. Negli ultimi mesi, è come se il rocker Nazionale stesse vivendo su un ottovolante di sensazioni: il tour andato benissimo nei numeri, ma non troppo nelle performance. E un ricovero in clinica su cui si sono sprecate tantissime illazioni. Ebbene, Vasco che è nato nell’era della macchina di scrivere e del telefono a gettoni, oggi sa stare al passo coi tempi e decide vuotare tutto, ma tutto il sacco, sul suo social network preferito: Facebook.
LA PRIMA GRANDE VERITA’ – La prima, grande, verità Vascorossiana è sulle sue condizioni di salute. I malanni non sono di natura fisica, come invero si vocifera in giro, ma semmai psichica. Ecco cosa dice il rocker: «Assumo (da tempo) un cocktail di antidepressivi, psicofarmaci, ansiolitici, vitamine e altro , studiato da una equipe di medici, che mi mantiene in questo “equilibrio” accettabile» Spiega poi da chi è composta l’equipe e questa ringrazia:«Se sono vivo lo devo a loro e a tutta questa valanga di chimica che assumo. NON avrei superato tutte le consapevolezze, le sofferenze e la profonda depressione nella quale ero sprofondato nel 2001. Ho passato un lungo periodo di tempo in cui ogni cosa mi sembrava li per ricordarmi come la vedevo diversa, prima. Come mi risultava fastidiosa adesso mentre la trovavo normale e soddisfacente. E quella continua sensazione di groppo in gola, di sconsolata tristezza. Un velo opaco, grigio, su ogni cosa. Essere di cattivo umore sempre, dalla mattina alla sera, dalla sera alla mattina. Ogni giorno, ogni momento. Per settimane… mesi. Sempre. Non avrei nemmeno salutato».
LA SECONDA GRANDE VERITÀ – La seconda, grande, verità Vascorossiana è sul suo presunto ritiro dalle scene. Come ebbe modo di dichiarare al TG1, qualche tempo fa, suscitando enorme scalpore. Vasco anche qui dice la sua: dichiarare di aver concluso felicemente la sua attività di rockstar non significa «che smetterò di scrivere canzoni e di cantarle E neppure smetterò di fare concerti Voglio trovare nuove maniere nuovi modi cambiare le vecchie regole anche nel modo e nei tempi di uscita delle mie canzoni (a questo proposito già vi anticipo che presto pubblicherò “I SOLITI”) voglio farvele sentire quando sento che è il momento senza le solite anticipazioni tempi tecnici, convenienze….» . Vasco che anzi rilancia e la mette sul filosofico-didattico: «Non mi sono ritirato, dimesso, o vado in pensione. Voglio cambiare la “forma” NON la “sostanza” Inoltre Voglio dedicarmi di più a trasmettere agli altri le mie conoscenze. Voglio insegnare ad “ascoltare” le Canzoni. Voglio diffondere il concetto che la “Canzone d’Autore”, fa parte della Cultura che conta e insieme al cinema, la musica pop e la letteratura, è una delle più importanti forme d’Arte contemporanee». Insomma, non è ancora tempo di coltivare l’orto nella natia Zocca, Vasco vive e lotta insieme a noi.
Matteo Cruccu