La libera scelta del medico e della struttura in psichiatria

ascensore4-272x300 La libera scelta del medico e della struttura in psichiatria

 
 

minerva2 La libera scelta del medico e della struttura in psichiatriaMINERVA
Associazione di Promozione Sociale
per la lotta contro il Disturbo Bipolare
Presidente prof. Cesare Dal Palù
Vice- Presidente dott. Ennio Fortuna
Invita la S.V.
Giovedì 27 Maggio 2004
alle ore 21
alla Tavola Rotonda:
“ LA LIBERA SCELTA DEL MEDICO E
DELLA STRUTTURA IN PSICHIATRIA”
dott. Nico Speranza: il consenso del malato al trattamento sanitario e conseguenze
                                      del ricovero
avv. Alfredo Bianchini: libera scelta del medico e della struttura
dott. Franco Garonna: l’esperienza europea
dott. Vincenzo Di Nardo: il punto di vista del medico di una struttura psichiatrica
                                             pubblica

 

Una delle lamentele che più frequentemente MINERVA (Associazione di Volontariato per la lotta contro il Disturbo Bipolare) ascolta dai familiari e dai malati è di non poter fare all’interno della struttura psichiatrica pubblica una libera scelta tra i vari C.I.M. (Centri di Igiene Mentale): in altre parole, di non poter scegliere liberamente quello psichiatra con cui il paziente si trova più in sintonia.
Va detto che in tutte le altre discipline mediche -Cardiologia, Neurologia, Ortopedia, ecc.- si ha il diritto di indirizzarsi verso quei medici nei quali si ripone la massima fiducia. Invece in Psichiatria la suddivisione dei pazienti per territorio (a Padova un paziente della zona Guizza non può essere visitato in un C.I.M. del Centro e viceversa) è rigida e non consente deroghe.
Ciò appare veramente paradossale, in quanto se c’è una disciplina in cui il rapporto medico-paziente deve essere ottimale e raggiungere una sintonia per quanto possibile perfetta, questa è proprio Psichiatria. Se infatti la personalità di quello psichiatra o l’organizzazione di quella particolare struttura (C.I.M.) è tale da riuscire sgradita al malato che ad essa è costretto a ricorrere, l’alternativa che si presenta al paziente stesso è di lasciare la struttura pubblica e di farsi curare privatamente: cosa non facile per chi non sia particolarmente abbiente.
Poiché questa suddivisione territoriale non ci risulta esistere per nessun’altra disciplina medica, MINERVA si è chiesta per quale ragione si sia consolidata questa paralizzante prassi in Psichiatria . MINERVA ha perciò organizzato una Tavola Rotonda, presieduta dal dott. Ennio Fortuna, dove parleranno l’avv. Alfredo Bianchini e il dott. Nico Speranza sugli aspetti giuridici, il dott. Franco Garonna e il dott. Vincenzo Di Nardo sugli aspetti medico-organizzativi.