Follia

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REGIA DI DAVID MCKENZIE

Stella è la moglie dimessa e gentile di uno psichiatra ambizioso, promosso vicedirettore nel manicomio di Broadmoor. Condannata dalle convezioni sociali a essere unicamente la buona moglie di un prestigioso marito, Stella cerca e trova in Edgar Stark, un paziente consumato da una gelosia psicotica, la sua ribellione. Travolti dalla vertigine dei sensi, i due amanti si incontrano in un capanno diroccato alimentando voci e sospetti. La clinica psichiatrica diventerà molto presto troppo stretta per quella passione, che li spinge alla fuga e a una clandestinità dolorosa e appassionata. Braccati implacabilmente dalle forze dell’ordine e dal reciproco passato, compieranno il loro destino nei corridoi del manicomio, sotto le cure interessate del direttore Peter Cleave. L’amore del dottore per Stella comprometterà i fragili equilibri, condannando gli amanti all’oblio.
La Stella di Patrick McGrath, trasposta sullo schermo da David MacKenzie, è in esilio in una clinica dove incontra l’amore fatale, un artista uxoricida che la corteggia e la seduce. Un uomo e un’ossessione per cui fuggire da una casa in cui viveva esclusivamente della carità del coniuge. Il marito, il figlio, i dottori, tutti sono ingannati da lei, ma lei è sempre e comunque la vittima di un gioco che la vedrà soccombere. La storia di Stella Raphael è dunque quella di un’infelice che un’idea fissa sconvolge e distrugge, ma che non rinuncia ad affermare, sia pure attraverso la consunzione fisica e psichica, la rottura con ogni convenzione borghese. Della Londra degli anni Cinquanta la protagonista non accetta le regole e respinge l’etica dei benpensanti, vivendo una passione assoluta che trascende i confini della rispettabilità. Ma c’è dell’altro. Follia non è semplicemente una storia d’amore, è quella di un’ossessione d’amore che dà le vertigini, e ancora, quella di un’ingiustizia sociale: il potere psichiatrico di classificare un individuo e diagnosticare misteriose malattie mentali, rischiando di ridurre il paziente qualcosa di meno di un essere umano. Follia è un assolo femminile a cui fanno da contrappunto tre uomini e tre “patologie”: quella di Edgar, che non riesce a far tacere la gelosia e il dolore trasformandoli in azioni distruttive, quella del dottor Cleave, che esercita il potere della segregazione psichiatrica sottraendo agli amanti l’oggetto del desiderio, quella di Max Raphael, che privo di affetto e sentimento contempla la moglie come una vittima scatenata. La pulsione distruttiva di Stella attraversa il corpo statuario e sonnambolico di Natasha Richardson. Misurando i mezzi espressivi, l’attrice conduce il suo personaggio alla rovina con l’erotismo affilato e l’aura tragica di un’eroina romantica folle e immemore di sé.

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In principio fu il libro. Follia, alla sua uscita nel 1996, divenne immediatamente un caso letterario. Il modo in cui Patrick McGrath era riuscito a cogliere gli angoli più oscuri del complesso universo femminile aveva colpito profondamente le lettrici che si erano dimostrate molto sensibili al caso di Stella, una donna dalla “sensazionale bellezza”, moglie di uno psichiatra, Max, che sembra conoscere i suoi pazienti meglio di lei. Frustrata dal suo matrimonio freddo e razionale, la donna inizia a coltivare un interesse per Edgar, “un tipo estroverso, che sa farsi benvolere, dotato di una certa vitalità animale”, ma che è internato nell’ospedale psichiatrico per aver ucciso la moglie. La vita tranquilla, seppur piatta, di Stella inizia a prendere il colore della passione grazie alla vicinanza di Edgar, ma presto la passione la trasporta verso la follia fino a farla diventare “una donna triste alla deriva per strade tristi, incorporea, irreale, forse solo un fantasma”. A distanza di nove anni dall’uscita del libroNatasha Richardson porta Stella sul grande schermo nel film diretto da David MacKenzie e adattato dallo sceneggiatore Patrick Marber. Se nel libro era l’occhio attento dello psichiatra Peter Cleave – collega di Max, amico di Stella e medico di Edgar – a indagare sui sentimenti della donna e a testimoniare la sua caduta verso le zone più oscure della psiche, al cinema è il pubblico che viene incaricato di analizzare i suoi sentimenti e le sue reazioni. Abbiamo incontrato l’attrice inglese e l’autore del libro in occasione della presentazione alla stampa di Follia, il film che uscirà nelle sale italiane il prossimo 15 giugno.

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