Testimonianza di un padre

La triste storia di mia figlia è iniziata purtroppo tanti anni fa quando lei era ancora una ragazzina, è partita con i segnali di un’anoressia nervosa che aveva preoccupato me e mia moglie ma che speravamo sarebbe passata in pochi anni.
Da allora il calvario passato è indescrivibile, so che tanti hanno storie simili e le sofferenze che ci accomunano, noi genitori o fratelli o sorelle, sono per tutti tremende- indescrivibili.
Decine e decine, sono state le situazioni di abbattimento sconsolazione, resa che abbiamo passato sembrava un incubo non volevamo credere di essere di fronte ad una malattia così devastante per l’interessato e per tutta la sua famiglia.
Anche gli altri due figli ne hanno risentito in maniera enorme ma io in particolare durante il giorno quando andavo a lavorare, avevo la mente solo ed esclusivamente concentrata sul lo stato di mia figlia che passava da momenti di depressione fortissima. A momenti più che di euforia, praticamente di pazzia perché andava a rubare beveva frequentava brutte compagnie.
Io, con il mio amore immenso che avevo ed ho tuttora per lei e che cercavo in tutti modi di dimostrarle, non riuscivo ad arginare questa bestia feroce che la coinvolgeva.
I momenti di speranza venivano sempre costantemente cancellati dalla delusione dall’insuccesso.
Decine sono stati i medici, le case di cura i consulenti di un pellegrinaggio della speranza che per ora, purtroppo, non ha dato grandi frutti.
Io spero che, il padre eterno, che vede molto ma molto più lontano di noi, ci abbia dato questa croce per un nostro miglioramento spirituale diversamente sarebbe una condanna veramente immeritata.

Un papà