Senza pelle

SenzaPelle_manifesto-213x300 Senza pelle

Un film di Alessandro D”Alatri. Regia di Francesco Falaschi. Con Kim Rossi Stuart, Anna Galiena, Massimo Ghini, Angelo Pellegrino, Lucio Allocca, Patrizia Piccinini, Fabio Camilli, Giorgio Gobbi, Luca Zingaretti, Marco Galli, Cecilia Genovesi. GenereDrammatico, colore 87 minuti. – Produzione Italia 1994.

 

RECENSIONI

Maurizio Porro Il Corriere della Sera

C’è sempre qualcuno che tenta di volare sul nido del cuculo. In questo caso è Saverio, giovane psicotico gentile e ipersensibile, iperprotetto dalla madre vedova, abbiente e poetico, innamorato a prima vista della bella Gina, un’impiegata alle poste con compagno e figlio a carico, molestata giorno e notte da lettere d’amore appassionate, rose rosse, telefonate. Riuscirà ad avere l’amicizia della donna, e anche l’attimo fuggente di un amplesso. Ma poi resterà di nuovo solo e impotente, “senza pelle”, perché manca del rapporto terminale di fronte al mondo. Internato in una comunità terapeutica, forse incontrerà una sua pari cui offrire un po’ d’affetto. Così è se vi pare. Ma la isoscele storia d’amore di Senza pelle può essere anche raccontata dagli altri due lati dello strano triangolo, perché il regista Alessandro D’Alatri riesce a rendere il racconto molto dialettico e insinuante.

Corriere della Sera, 7 maggio 1994

 

Gian Luigi Rondi Il Tempo

Ad essere “senza pelle” secondo D’Alatri – arrivato qui alla sua opera seconda dopo l’esordio felice con Americano Rosso – sono gli psicotici perché la loro sensibilità e i loro nervi non hanno nessun confine a separarli dal resto del mondo. Così ne soffrono e, con quei loro comportamenti tanto “aperti”, possono far soffrire anche quelli in cui si imbattono, gente normale, difesa e protetta idealmente, invece, dalla propria pelle. Accade a Gina e Riccardo, una coppia con un bambino ancora in attesa però di sposarsi; sono gente semplice e modesta, lei impiegata alle poste, lui conducente d’autobus; nessun ideale, il quieto vivere e basta. Ma arriva Saverio, di famiglia agiata, psicotico, insofferente alle cure e ad una madre: si innamora di Gina, prima a distanza, con lettere e fiori, dopo, nonostante l’immediata e furente gelosia di Riccardo, avvicinandola prima timido poi un po’ più audace.

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